Giro d’Italia 2021, Giulio Ciccone quarto a Cortina: “È stata una tappa epica. Soddisfatto di non aver ceduto all’istinto”
Giulio Ciccone si è difeso molto bene oggi. Lo scalatore abruzzese della Trek-Segafredo non è riuscito a reggere l’onda d’urto dell’attacco di Egan Bernal sul Passo Giau, ultima difficoltà della sedicesima tappa del Giro d’Italia 2021 prima della picchiata verso Cortina d’Ampezzo, ma è riuscito a gestirsi nel migliore dei modi. Soltanto Romain Bardet e Damiano Caruso hanno fatto meglio di lui, che ha tagliato il traguardo in quarta posizione nel gruppetto insieme a Hugh Carthy (EF Education – NIPPO) e João Almeida (Deceuninck-Quick-Step). Grazie a questa prestazione, Ciccone mantiene la sesta posizione in classifica generale a meno di un minuto da Carthy che ora occupa il gradino più basso del podio.
“Nonostante il Giro sia stato costretto a rivedere il percorso, credo che lo spettacolo non sia mancato – ha affermato sul traguardo di Cortina – È stata una tappa epica. Il profilo ridisegnato ha fatto saltare le tattiche della vigilia, rendendo la giornata più esplosiva. Siamo andati forte fin dall’inizio ma, ovviamente, è stato il Giau a fare la differenza. La EF ha impresso un ritmo impressionante e, da lì, è stata una prova di resistenza, di gambe e di testa. Ho avuto buone sensazioni tutto il giorno e questo mi ha permesso di gestire le forze con lucidità. Questo è l’aspetto che oggi mi rende più soddisfatto. Non aver ceduto all’istinto di seguire chi attaccava e di accelerare, nonostante mi sentissi bene, ma aver scalato in progressione, con il mio passo. Classifica alla mano, è una scelta che ha pagato“.
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